Girlhood for social

L’IIS Marisa Bellisario di Inzago è stato selezionato dal team di ricerca della University of Exeter (Regno Unito) e Sapienza Università di Roma come  partner del progetto di ricerca scientifica di rilevanza internazionale A Girls’Eye-view: Girlhood on the Italian screen since 1950s finanziato dall’Arts and Humanities Research Council (AHRC), organo che promuove e finanzia la ricerca scientifica nel campo delle arti e delle scienze umane nel Regno Unito.

Questo progetto di ricerca è finalizzato all’analisi della rappresentazione dell’adolescenza femminile (letteralmente Girlhood) nel cinema italiano, a cui verrà aggiunto un focus sulla tv e, in particolare sulla serialità televisiva, con l’intenzione di portare lo studio di quest’ultimo, ampiamente esplorato a livello internazionale, nel campo della ricerca scientifica italiana. Gli obiettivi del progetto sono molteplici: analizzare come viene rappresentata l’adolescenza nei film e nelle serie tv degli ultimi anni; comprendere quanto questa rappresentazione sia in sintonia o meno con i modelli identitari in via di definizione a livello sociale; includere i punti di vista delle adolescenti intervistate nel materiale scientifico che verrà pubblicato da note case editrici scientifiche; aumentare e diversificare le risposte sul cinema italiano; promuovere l’inclusione del pubblico femminile nei processi di produzione cinematografica italiana.

Le ricercatrici, la Prof.ssa Danielle Hipkins (Principal investigator dell’Università di Exeter) e la Prof.ssa Romana Andò (Co-investigator dell’Università Sapienza di Roma), grazie ad interviste, focus group e momenti di confronto, entreranno virtualmente nel nostro Istituto e si relazioneranno direttamente con le studentesse coinvolte. È il dirigente scolastico, professor Gustavo Matassa, a spiegare l’importanza di una collaborazione così prestigiosa: “Sono realmente entusiasta di questa iniziativa che, come tutte le cose belle, è cominciata da un incontro, un incontro fortemente voluto dalla professoressa Itala Rizzoli – alla quale va il mio ringraziamento – e sostenuto poi dall’entusiasmo della professoressa Antonella Fanizza che con impegno si è subito dedicata al progetto. Il mio personale entusiasmo nasce dal fatto che il tema della ricerca trova ampio respiro nella nostra scuola che è caratterizzata da una presenza prevalentemente femminile con la quale siamo continuamente in confronto. Inoltre, se pensiamo che l’immagine della donna, ha molteplici potenzialità, può definire un modello, un riferimento, può divenire un simbolo di appartenenza, ma al tempo stesso è parte di un meccanismo complesso di continui riflessi, tra l’immagine stessa e l’immaginario che costruisce nelle giovani, e le nuove immagini che ne derivano; allora con questo studio possiamo indagare su come si vede e si rappresenta una generazione di giovani donne, di come questa identità iconografica sia mutata e sia in continua mutazione. Comprendere da vicino questi processi, cercare di renderli più chiari alla generazione degli adulti e degli educatori, può essere una chiave strategica per stabilire un’alleanza generazionale per la crescita e lo sviluppo positivo dell’identità di queste nuove giovani donne. Quindi ben vengano progetti di cosi alto interesse e valore scientifico.

Tutte le informazioni e i risultati della ricerca sono consultabili al sito:

https://agirlseyeview.exeter.ac.uk/it/su-di-noi/partners-it