In ricordo della nostra cara Giulia della 4AS di Trezzo
IN RICORDO DI GIULIA FABIO
Pubblichiamo, a ricordo della nostra straordinaria alunna Giulia Fabio, una lettera dei compagni e delle compagne della 4AST di Trezzo e una poesia del Prof. Sibilio.
Giulia ci ha lasciati lo scorso 25 marzo, dopo avere lottato per anni, con coraggio e determinazione, contro una malattia che ce l’ha portata via troppo presto e ci ha privati di una studentessa modello.
Alla famiglia va il grande abbraccio di tutto il Bellisario.
Cara Giulia,
ti ricordiamo come la donna più forte che abbiamo mai conosciuto. La tua forza la trasmettevi alle persone che ti stavano vicino ogni giorno. Hai lottato sempre con le unghie e con i denti e non hai mai mollato. Il tuo sorriso riscaldava e riempiva il cuore delle persone, anche nei momenti più bui. La tua determinazione ti caratterizzava e ti rendeva speciale.
Ci mancherà il valore che davi alla vita, la tua presenza, la tua parlantina e la tua risata. Non ti vedremo più passare per i corridoi della scuola, il tuo rifugio, con i tuoi vestiti sempre colorati che rappresentavano la persona che eri, e che nei nostri cuori continuerai ad essere per sempre. Con la tua semplicità ci hai insegnato ad apprezzare le cose più piccole ed i regali della vita, anche quando ti sembra di aver toccato il fondo. Ci hai insegnato che anche se la vita non ci sorride noi dobbiamo continuare a farlo, proprio come hai fatto tu. In una lettera mandata ad una di noi avevi scritto, testuali parole, : “la mia vita è tormentata amo e tu lo sai, il problema è grande e ingestibile alle mie mani, ma qualunque cosa accadrà io saprò di aver lottato con il sorriso. Grande o piccolo che sia il problema, tu lotta con il sorriso: è un’arma che nessuno può strapparti, devi solo convincerti ad usarlo”.
Questo tuo modo di sorridere ci ha fatto credere che tu stessi bene fino alla fine e quelle pagine dei tuoi libri preferiti che leggevi appena ne avevi la forza adesso saranno per noi un punto per rincontrarti.
Tu la vita la volevi con tutta te stessa, e lo dimostrano tutti i tuoi progetti e gli obiettivi che avresti voluto raggiungere e che trovavi difficoltà a raccontare per la paura di non poterli realizzare in un futuro.
Il tuo sogno da grande era quello di diventare una psicologa penitenziaria e questo ci dimostra quanto volessi crescere e realizzarti. Sappiamo quanto ci tenessi alla scuola e ad essere presente alla gita al carcere. Anche se non sei più qui ti promettiamo che ti porteremo con noi.
Tutte le ostilità a cui eri sottoposta hai saputo trasformarle in qualcosa di più forte: amore e altruismo.
Spesso stavi male in silenzio per non far del male agli altri e possiamo essere la conferma del fatto che ci riuscivi.
Giulia, per noi questo non è un addio, tu vivrai sempre nei nostri cuori e ognuno di noi ti promette che vivrà per te, al massimo, in ogni respiro, come facevi tu.
Ti vogliamo bene,
illuminaci le giornate anche da lassù.
Ciao Giulia, dalla tua classe 4A.
RAFFICHE DI VENTO (in memoria di G. 17 anni)
Un irreale silenzio
sorge con l’alba
in un’aula piena.
L’assenza di un volto
di una voce
di una vita
troppo tardi sbocciata
troppo presto ghermita
si fa a noi inconsolabile presenza.
Non so più dirti se in lontananza
sono le Prealpi o nubi
che si ergono possenti.
Non so più dirti se sul colle
è di marmo o legno la sua croce.
Non so più dirti.
Tra noi e la Porta del Cielo
si frappongono
gemendo e sferzando
gelide raffiche di vento.
(Angelo Sibilio)